1) Prevenzione:
avere già un contatto telefonico veterinario dove chiamare e conoscere una struttura veterinaria aperta h24 in zona, riconoscere la normalità (temperatura, frequenza cardiaca, respirazione,etc.), disporre di un kit di pronto soccorso (termometro, guanti, flacone disinfettante iodato o fisiologica, acqua ossigenata, collirio decongestionante, cortisone, pomate (con vaselina, antibiotico, aloe vera, e/o sulfatiazina argentica), garze sterili, vetrap, cerotto,forbici a punte smusse, ghiaccio istantaneo, collare elisabettiano, museruola, etc.) e conoscere le procedure di primo soccorso (da intraprendere solo ed esclusivamente quando siano necessarie);
2) Non farsi prendere dal panico e preservare la propria incolumità dato che il Pet traumatizzato avrà dolore e sarà sotto shock e potrebbe mordere e graffiare; i sintomi dello Shock sono aumento del battito cardiaco e edella respirazione che si superficializza, debolezza, pallore delle mucose, polso debole, perdita di coscenza, ipotermia, miosi o midriasi marcata.
3) prestare le
cure in luogo non pericoloso, qualora non lo sia non prestare tali cure o spostarsi in luogo adatto;
4) Velocità.
INVESTIMENTI:
gli investimenti d'auto possono avvenire a BASSA od ALTA velocità.
- Gli investimenti a bassa velocità sono ad esempio quelli che accadono nel vialetto di casa quando si effettua una retromarcia o quando un auto attraversa il cancello in ingresso ed i cani accorrono a salutare pericolosamente vicino al mezzo. Come prevenzione è buona cosa in queste circostanze allontanare gli animali dal vialetto, chiamarli a sè o farli custodire da altri, attenzione soprattutto se sono anziani, poco agili, non vedenti o non udenti. I traumi spesso si limitano ad ematomi e contusioni, ma per l'altezza degli animali a volte riportano traumi cranici, fratture e lesioni anche gravi agli arti. Per cui qualora succedano anche se non si notano esternamente lesioni è sempre importante condurre il traumatizzato tempestivamente a fare una visita veterinaria.
- Gli investimenti ad alta velocità sono ad esempio quelli che accadono in strada quando ci sono animali vaganti (ad es. gatto non castrato), mancate custodie (fughe improvvise per paura, aggressione ad altri maschi, uscita da cancelli), o attraversamento col proprietario al guinzaglio. Come prevenzione c'è la castrazione nei gatti, la corretta tenuta al guinzaglio per strada, e soprattutto guinzaglio corto negli attraversamenti sulle strisce. In questi casi le lesioni sono spesso molto gravi (si stima che dal 40 all'80% degli incidentati ha lesioni interne) e variano a seconda della modalità dell'incidente e della zona colpita (testa, collo, torace, addome, arti). Possono capitare due situazioni: il Pet è in shock ma vigile e respira, il pet è in shock non vigile e respira (?).
- Se il pet è vigile e si muove: innanzitutto occorre telefonare al veterinario ed avvicinarlo e/o catturalo (con le dovute cautele) e parlargli con parole dolci per tranquillizzarlo e permetterci di soccorrerlo, valutandone i danni (ABC) e provvedendone alle cure necessarie (coperte, etc) in attesa del trasporto dal veterinario. Il sollevamento per caricare il traumatizzato sull'auto va fatta con le dovute cautele cercando di tenere il tronco rigido ed in asse con la testa evitando il penzolamento di testa ed arti (supporto rigido, scatoloni,etc.), per gatti e cani di piccola taglia può bastare un operatore per cani di media e grossa taglia almeno 2. Il trasporto in auto deve avvenire celermente ma con una guida non frenetica ed il traumatizzato tenuto con la testa verso il senso di marcia del veicolo e possibilmente con una persona che lo tranquillizzi, lo controlli e lo rassicuri.
- Se il pet non è vigile (non risponde ai nostri richiami) e non si muove va controllata se è presente la respirazione (A) per procedere eventualmente con le manualità di primo soccorso e (meglio se prima) si procede a telefonare al veterinario. Se la respirazione è presente vuol dire che il cuore batte e si può procedere a fare la valutazione dei danni (emorragie, ferite, fratture, abrasioni, etc) e se indispensabile se ne pone rimedio e si procede al trasporto in auto. Le lesioni interne non visibili più frequenti sono a carico di fegato, milza, cervello, vescica e diaframma.
CADUTE:
Nelle cadute dall'alto (ad esempio da terrazzi o fossati) le lesioni ed i comportamenti sono similari a quelli da investimento e le lesioni più frequenti sono agli arti appendicolari, alla testa (mandibola, mascella, cranio), visceri addominali e diaframma.
FRATTURE:
Le fratture ossee possono verificarsi in caso di trauma esterno o per torsioni od eccesso di carico. In caso di trauma esterno (investimento, caduta, morso, urto contro oggetti o superfici, etc) oltre al danno osseo nel 46 – 80 % dei casi si hanno anche altre lesioni a tessuti od organi, per cui un fratturato va considerato come politraumatizzato.
Le fratture possono essere NON ESPOSTE, ESPOSTE o NON VALUTABILI.
Le fratture non esposte: sono quelle fratture che restano interne e non danneggiano la pelle fuoriuscendo. Se sono coinvolte ossa lunghe appendicolari si può notare un mancato carico dell'arto coinvolto, con guaiti al carico per il dolore, deviazioni anomale dell'osso; Se coinvolto il costato ci sarà respirazione superficiale, asincronia del movimento del costato guaiti, grave stress respiratorio; se coinvolto il capo mandibola pendula, ematomi e gonfiori a carico della calotta cranica, zigomi, mascella o mandibola, in questo caso spesso la mandibola è storta e rimane semiaperta. Spesso associati ci sono ematomi ed emorragie muscolari. Quello che si può fare in queste situazioni va da nulla (se ne occuperà il veterinario) ad impacchi freddi (se il traumatizzato lo permette). In ogni modo bisogna maneggiare con delicatezza i capi di frattura, non riposizionare o trazionare i monconi fratturati, di solito non è necessario stabilizzare mediante fasciature o stecche poichè il tono muscolare, le fascie ed il dolore tengono spesso i capi abbastanza fermi, nel carico in auto e nel trasporto evitarne il movimento.
Le fratture esposte: sono quelle fratture in cui l'osso danneggia la pelle esce e rientra o resta all'esterno. Solitamente sono coinvolte le ossa lunghe degli arti e possono coinvolgere anche le articolazioni. Oltre agli ematomi spesso sono associate a ferite ed emorragie. Oltre alle procedure di soccorso da adoperare nelle fratture non esposte, solo se necessario pulire la ferita con fisiologica (o acqua) qualora sia sporca e apporre una garza o un panno pulito ed umido sui monconi esposti. Si rende inoltre necessario recuperare parti amputate che devono essere avvolte con un panno pulito e messe nel ghiaccio, ed eventuali schegge ossee da tenere umide avvolte in una garza o fazzoletto. Se fratture nette con penzolamenti dell'arto effettuare una stabilizzazione provvisoria con bendaggio facile da rimuovere successivamente dal veterinario (cotone, bende, giornali, cartone, cerotto) e stecche (legno, metallo, plastica (es. Bicchieri, Bottiglie), lastre radiografiche etc.).
Le fratture non valutabili: non tutte le fratture sono subito evidenti. (ad esempio quelle del cranio e della colonna, per cui si raccomanda sempre delicatezza e, cosi come per gli incidenti, i traumatizzati vanno manegguiati con delicatezza, vanno evitati bruschi movimenti del collo, della schiena e degli arti al momento del carico in auto e del trasporto.
FERITE: le ferite nei nostri animali non vanno mai sottovalutate poichè a causa del pelo, della cute elastica e dell'abbondante sottocute possono apparire esternamente di piccola dimensioni, ma in realtà essere molto profonde fino a danneggiamenti di muscoli ed organi interni. Ne sono un esempio le ferite da morso o da corpo estraneo acuminato in cui il canino o la punta dell'oggetto possono penetrare in profondità fino a perfore strutture addominali o toraciche impostanti causando gravi emorragie e successive sepsi, per ingresso concomitante di batteri, anche mortali. Opportuno in questi casi la tosatura e la valutazione da parte del veterinario.
Le ferite che si possono trattare da parte dei proprietari sono solo quelle meno gravi. La ferita può presentarsi pulita o sporca. Se la ferita è pulita l'area andrebbe tosata, lavata con fisiologica sterile o acqua ossigenata (se insanguinata), e vi si può applicare della pomata cicatrizzante e/o antibiotica, se estesa il vtereinario provvederà a suturarla. Se la ferita è sporca si deve tosare e lavare abbondantemente con soluzione sterile o acqua ossigenata (se insanguinata ), eventualmente medicarla con betadine e pomata antibiotica. Dopo averla valutata da parte di un veterinario si potrà decidere se suturarla o meno e che tipo di medicamenti siano più adatti. In caso di concomitanti altre lesioni, ad es. Fratture, emorragie,ustioni, presenza di corpi estranei, etc., vanno gestite anche queste.
USTIONI:
Le ustioni possono avvenire per svariate cause: meccaniche (ad es. strofinamento su asfalto), termiche quali caldo (ad es. contatto con termosifoni, fuoco, etc) o freddo (ad es. congelamento da neve), elettriche, chimiche (ad es. alcool, acidi), radiazioni solari. Le ustioni vengono classificate di primo grado (interessano solo lo strato corneo pelle) in cui c'è eritema, secondo grado (con convolgimento anche del derma e fasce muscolari) in cui ci sono bolle (che non vanno mai rotte) e terzo grado (maggiormente profonde e con evidenti ed estese aree di necrosi) in cui la zona appare nera, fredda e secca. Nei nostri animali non è sempre possibile valutarne l'estensione per la presenza del pelo. Nelle condizioni più lievi può essere sufficiente un trattamento medico lavando con fisiologica sterile FREDDA (no ghiaccio) ed applicando una pomata grassa e lenitiva. Nelle condizioni più gravi, in attesa di una visita veterinaria, oltre al lavaggio, se fattibile, si deve coprire le aree lese con garze umide, garze di connettivina e/o pomata grassa e solo successivamente fasciare. In ogni caso vanno evitati detergenti e disinfettanti. La pomata grassa ed il bendaggio hanno lo scopo di limitare la disidratare, evitare l'aderenza delle garze e limitare l'inquinamento dell'area lesa. Non bisogna mai dimenticare prima di provvedere alla cura delle ustioni di valutare lo stato di shock del traumatizzato e le sue vie aeree in corso di concomitante inalazione di fumo durante gli incendi. Altrettanto importante è interrompere la causa dell'ustione se persiste, come in corso di contatto chimico, elettrico o termico da liquidi. Per evitare le ustioni occorre fare prevenzione: in cucina evitare avvicinamenti del proprio animale alle zone calde di cottura, quali fornelli e forni, durante il loro utilizzo, in spiaggia o in montagna durante l'esposizione solare vanno utilizzate creme solari per cani nelle zone prive di pelo (tartufo e padiglione auricolare), in casa impedire l'accesso ai fili elettrici e la permanenza a contatto coi termosifoni, con la neve e per le corse sull'asfalto usare scarpine protettive.
EMORRAGIE:
Le emorragie possono essere interne (addome, torace, cranio, muscoli), interne esteriorizzate (ad es. epistassi, emottisi, ematuria, ematochezia) ed esterne (ad es. da ferite, fratture, rotture unghie). Le emorragie che si possono gestire da parte dei soccorritori laici sono solo quelle visibili/esterne, le altre vanno gestite dal veterinario. Per l'epistassi si può raffreddare la radice del naso con acqua fredda o ghiaccio, meglio se facendo una compressione alla base, per sanguinamenti persistenti il soggetto va sedato. Per le unghie utile è tenere premuto con cotone il capo sanguinante o realizzare un polsino di bendaggio, in commercio ci sono delle polveri emostatiche o si può apporre dell'attak Il sanguinamento emorragico può essere capillare, venoso o arterioso. Il sanguinamento capillare è tipico delle ferite superficiali (abrasioni), in questo caso il sangue esce lentamente e si ferma da solo senza necessità di alcuna terapia. Il sanguinamento venoso è tipico delle ferite più profonde, in questo caso il sangue appare scuro ed esce a getto lento e continuo, per limitarlo, dopo lavaggio con acqua ossigenata se copioso, si effettua una compressione continua con garza sterile e/o fasciatura compressiva e si appone del ghiaccio. Il sanguinamento arterioso è quello più grave che si possa verificare per una ferita profonda, in questo caso il sangue è rosso vivo e zampilla energicamente a ritmo col battito cardiaco. Oltre alle procedure precedenti può rendersi indispensabile apporre un sistema meccanico compressivo a monte della lesione (ad. es. Cintura, cravatta, laccio emostatico, etc...non va bene la fascetta da elettricista) da allentare ogni 20 minuti per evitare ischemia grave delle estremità. Per sanguinamento arterioso della testa si può comprimere la art. temporale, per la spalla la art. succlavia, per il braccio l'art ascellare, per la gamba e la coscia la art. Femorale.
CORPI ESTRANEI:
I corpi estranei possono essere di varia natura e foggia e possono coinvolgere qualsiasi parte del corpo (cute, occhio, vie aeree, vie digestive, orecchio), solitamento sono conseguenti ad eventi accidentali od incidenti.
- i più comuni sono le spighe, spine o i corpi vegetali, che possono conficcarsi sulla cute (soprattutto spazi interdigitali), essere inalati (naso, trachea, polmoni) od impegnare orifizi (orecchie, vulva e vagina, labbra). Le spighe migrano ed è importante rimuoverle tempestivamente. Se impegnano le orecchie quasi subito il cane si gratterà e si scrollerà furiosamente; solo se si vedono fuoriuscire possono essere estratte con l'uso di pinzette tenendo fermo l'animale avvolgendone il corpo in un asciugamano, ma spesso non è una manualità fattibile ed è richiesto l'intervento del veterinario. Le erbe che impegnano le narici causano starnuti e sbruffi improvvisi, a volte con epistassi, e solo se fuoriescono dal tartufo possono essere estratte con pinzette. Le spighe che si conficcano tra gli spazi interdigitali spesso non vengono individuate subito, ma solo dopo che hanno creato un tragitto fistoloso purulento; in questo caso si noterà un'area arrossata, dolente tra le dita, o sulla zampa, che se tosata o bagnata rivelerà una fistola. Per provare a far fuoriuscire la spiga si può immergere la zampa in acqua e sale o betadine diluito e provare a massaggiare con le dita la pella sopra la fistola dall'alto verso il basso, oppura facendo dei lavaggi della fistola con betadine diluito. Se non si riesce il veterinario provvedrà con uno strumento apposito per la rimozione di corpi estranei. In caso di corpo estraneo oculare: se il corpo estraneo fosse solo appoggiato sulla cornea, lavare con fisiologica l'occhio o apporre abbondanti colliri per facilitarne la rimozione; mentre se fosse conficcato è indicato apporre colliri o pomate oftamiche e, per evitare il grattamento, applicare un collare elisabettiano o una fasciatura "a caschetto" che copra come una benda l'occhio a protezione.
- altri corpi estranei possono essere solidi (es. Ossa, sassi, vetro, schegge o rametti di legno, fili di lana, oggetti metalli) ed interessano più comunemente l'apparato gastrointestinale in quanto ingeriti, soprattutto nei cuccioli e nei gatti, e più raramente l'apparato respiratorio. In queste circostanze possono creare ostruzioni (laringe, faringe, trachea, bronchi, esofago) o conficcarsi (fauci, guance, faringe, trachea, esofago, stomaco, intestino) col rischio di perforazione. Non è indicato far vomitare l'animale usando metodi empirici (sale grosso), ma la decisione va intrapresa dal veterinario. Se c'è fastidio in fondo alla bocca va ispezionata la bocca, rimossi eventuali c.e. visibili incastrati, e se ci fosse sintomatologia di soffocamento acuto va intrapresa la manualità di Heimlich. (5 forti colpi con compressioni sulla schiena tenendo inclinazione di 45° con arti posteriori sollevati, se dopo 2 tentativi non si riesce, si procede nel cane di grossa taglia con il posizionamento sul dorso e facciamo compressione al centro dell'addome verso l'alto, nel cane di piccola taglia o nel gatto appoggiamo la testa e la schiena sulle gambe o la schiena contro il nostro sterno ed effettuiamo le 5 compressioni verso l'alto mettendo la mano a pugno). Dopo l'espulsione del corpo estraneo se c'è stato svenimento con perdita di coscenza l'animale va portato dal veterinario.