Così, prendendo spunto dal materiale fornitomi, aggiungendo un microscopio ed un paio di vetrini colorati, 2 dentiere finte, qualche opuscolo su come lavare i denti a cani e gatti, una pulce in plastica ed un libricino con i principali parassiti esterni, nonchè un immancabile Gatto vivo di proprietà della mio collega Erica, con cui ho fatto la relazione, ho passato una delle più belle, produttive, gratificanti e memorabili giornate della mia vita professionale.
La lezione si è svolta in modo esclusivamente interattivo con domande e risposte. Sono stato affrontati dapprima argomenti quali la descrizione dei vari ambiti di lavoro del veterinario, le differenze anatomiche tra le specie animali in base alla natura della loro alimentazione, e come raggrupparle secondo il loro utilizzo per l'uomo, per poi entrare nel dettaglio nei bisogni e nelle cure di cui necessitano i PET.
Gli alunni hanno così appreso ad esempio che il veterinario non si occupa solo di curare gli animali, ma fa al pari e più del pediatra, prevenzione con visite periodiche, vaccinazioni e trattamenti antiparassitari nonché si occupa di ricerca presso enti ed università, lavora negli zoo ed acquari, si impegna per la salvaguardia dell'ambiente e delle specie in via di estinzione, cura gli animali zootecnici negli allevamenti, segue tutta la filiera nell'industria alimentare controllando gli alimenti e gli ambienti fino al momento in cui il cibo arriva nel loro piatto in mensa. Hanno imparato inoltre che il coniglio non è un roditore e che come la cavia e il chinchillà deve mangiare erba e non semi, che il cavallo viene considerato un Pet e non un animale zootecnico e che usa le labbra per strappare l'erba, a differenza della vacca che usa la lingua e di pecora e capra che utilizzano gli incisivi. Hanno poi classificato e raggruppato i Pet in erbivori, carnivori, onnivori e granivori evidenziando le loro differenze anatomiche dentarie e organiche interne.
I bambini si sono quindi avvicinati al gatto ed hanno notato le sue caratteristiche estetiche, alcune comuni alle loro altre peculiari, che lo caratterizzano, ad esempio la coda usata per l'equilibrio e la comunicazione, le vibrisse come sensori al buio, gli occhi con iride fessa, i padiglioni auricolari direzionabili, gli artigli retrattili, etc.; al microscopio hanno visto cellule e parassiti quali pulci e pidocchi di cui hanno capito il ciclo ambientale ed i motivi per cui ne sia importante la prevenzione.
In un'ultimo, ma non meno importante momento, si è chiesto chi di loro fosse proprietario di Pet ed, in base al tipo di animale posseduto, di indicarne i bisogni (ad. es.: cibo, bere, dormire, giocare) e quali cure potessero essere da loro eseguite per soddisfarli (ad. es.: fornire ciotole e lettiere, giocare con lui, portarlo a passeggio, spazzolarlo e lavarlo periodicamente con i prodotti appositamente a loro dedicati, nonché pulirne regolarmente orecchie e denti, etc.).
Al saluto finale, dopo aver presentato il progetto della campagna cuccioliamori, mentre ne distribuivamo il materiale, non è mancato un'applauso fragoroso di ringraziamento nei nostri confronti che ci ha ripagato di tutti gli sforzi fatti per rendere frizzante ed interattiva la lezione.